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Mixboard: l’AI che trasforma idee in moodboard


Negli ultimi mesi stiamo assistendo a un’accelerazione senza precedenti nell’intelligenza artificiale applicata alla creatività. Dopo i modelli dedicati alla generazione testuale e video, l’attenzione si sposta ora su strumenti capaci di supportare il lavoro visivo e concettuale, trasformando il modo in cui designer, marketer e brand danno forma alle idee.

In questo scenario si inserisce Mixboard, il nuovo esperimento di Google Labs pensato per portare i moodboard nell’era dell’AI: non più semplici raccolte statiche di immagini, ma spazi dinamici e interattivi dove il testo incontra la visualizzazione e l’AI diventa un vero e proprio partner creativo.

Al momento Mixboard è disponibile solo come beta pubblica negli Stati Uniti, accessibile tramite Google Labs. Ma siccome in Boldstuff ci piace guardare avanti, oggi vi raccontiamo cos’è, come funziona e quali scenari apre, guidandovi passo dopo passo in quello che potrebbe presto diventare un alleato anche per chi lavora e crea in Italia.


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Che cos’è Mixboard

Mixboard è un esperimento di Google Labs che porta la creatività digitale a un livello successivo: una tela visiva intelligente, capace di interpretare prompt testuali e immagini, generare varianti, suggerire combinazioni estetiche e persino proporre micro-copy coerenti con i contenuti visualizzati.

Non si tratta di un semplice tool di collage: è un assistente visivo che comprende, elabora e affianca il tuo processo creativo. Invece di limitarti a cercare immagini su Google Images o Pinterest, con Mixboard puoi costruire, affinare e iterare i tuoi concept dialogando direttamente con l’AI.

La piattaforma genera visual, palette di colori, testi d’esempio e molto altro. È in parte un taccuino digitale assistito dall’AI e in parte un collage in stile Pinterest o Canva. Ma la vera differenza è che Mixboard punta fin dall’inizio sulla co-creazione con l’intelligenza artificiale, in un modo che gli altri strumenti non fanno ancora.

Google lo presenta infatti come punto di partenza per idee e brainstorming: non uno strumento per presentazioni complesse o editing avanzato, ma per descrizioni rapide e sperimentazioni creative.


Mixboard nasce come esperimento, ma ha potenziali applicazioni molto concrete. Non è pensato solo per designer professionisti: chiunque abbia bisogno di visualizzare un’idea può trarne vantaggio.

Alcuni esempi:

  • Creativi e designer: esplorare varianti estetiche in pochi clic, senza perdere ore a cercare reference.

  • Appassionati di home decor: scrivere “pareti color terracotta, divano in lino beige, dettagli in ottone” e ottenere un moodboard ispirazionale immediato.

  • Piccoli brand e artigiani: testare palette, styling e packaging prima di passare alla produzione reale.

  • Organizzatori di eventi: raccogliere in modo visivo idee per allestimenti, colori e props, dal matrimonio boho chic alla festa aziendale futuristica.

  • Studenti e creator: creare moodboard per progetti scolastici, tesi o contenuti social.

  • Chiunque cerchi ispirazione personale: dal rifacimento del balcone a un viaggio a tema, fino a un nuovo look.


In altre parole, Mixboard si rivolge a chiunque abbia bisogno di dare forma a un’idea visiva, dal professionista al semplice curioso. Non è solo uno strumento per chi crea, ma anche per chi sogna, sperimenta e vuole rendere più tangibili i propri progetti quotidiani.



Perché Mixboard può cambiare il workflow creativo


Prima di entrare nel come, soffermiamoci sul perché vale la pena provarlo? Sicuramente i benefici sono diversi: in primis con Mixboard grazie a un prompt parti già con un concept visivo completo, non da 0.

Non hai bisogno di intervenire con strumenti grafici complessi, grazie a una interazione in linguaggio naturale fluida (es. “rendilo minimal”).

Il tool ti consente di avere coerenza visiva e testuale: copy, etichette e note vengono generate in funzione delle immagini stesse, non “a parte”. Puoi esplorare più varianti con comandi come “More like this” o “Regenerate” apri varianti senza compromettere la coesione del board.

Esiste Toolkit integrato con esportazione limitata al momento, ma il potenziale per uso in branding, design, visual merchandising è altissimo.

Mixboard non compete quindi con Canva o Pinterest: li integra, li ottimizza, li reinventa.


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Come funziona: guida passo dopo passo


Anche se oggi potresti non avere accesso diretto (il roll out al momento in cui scriviamo l'articolo è negli USA), capirai i meccanismi.



1. Accesso e setup iniziale

  • Vai su labs.google.com/mixboard

  • Fai login con il tuo account Google

  • Se Mixboard è attivo per te, scegli “Create new board”


2. Crea la tua board (prompt o template)

Mixboard si presenta come una tela quasi vuota con una barra per i prompt: inserisci alcune parole descrittive e Mixboard utilizzerà il nuovo e popolare generatore di immagini AI Nano Banana di Google per creare praticamente qualsiasi cosa tu possa immaginare.


  • Prompt iniziale: digita ciò che vuoi visualizzare — es. “moodboard per caffè mediterraneo in blu e terracotta”

  • Oppure template prefabbricati: scegli un concept di partenza e personalizzalo


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3. Inserisci contenuti

  • Upload: carica immagini tue (materiali, texture, fotografie)

  • Generazione AI: chiedi all’AI di creare immagini basate sul prompt o su elementi già presenti

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4. Modifica con comandi naturali

Puoi chiedere all’AI di:

  • “Riduci il numero di elementi a 4 varianti”

  • “Sostituisci il colore dominante con verde salvia”

  • “Combina questa tazza con quella palette di texture”

Queste modifiche vengono eseguite con l’editor interno (nome in codice Nano Banana per la parte visiva).


5. Scegli varianti (Regenerate / More like this)

  • Regenerate: esplora alternative creative radicali

  • More like this: genera varianti coerenti con uno stile simile

Così puoi esplorare direzioni multiple senza perdere coerenza.


6. Genera micro-copy e label

Chiedi all’AI di:

  • “Scrivere una didascalia per questa sezione”

  • “Creare una nota di concept per la texture centrale”

  • “Propormi 3 slogan brevi coerenti con lo stile”

Il copy è “consapevole” del contesto visivo.


7. Organizza, salva, riprendi

  • Sistema visivamente gli elementi fino a soddisfarti

  • Salva il progetto

  • (Presunto futuro) possibilità di esportare o collaborare in condivisione



TIPS per chi lavora in design, branding, marketing


  • Parti sempre da upload forte: da 1–2 immagini di riferimento, perché ancorino l’algoritmo

  • Usa prompt divisi: parte “oggetti/materiali” + parte “stile/emozione”

  • Alterna “Regenerate” per idee radicali con “More like this” per varianti coerenti

  • Valorizza il copy automatico: usalo come bozza, non come testo finale

  • Sii pronto a iterare spesso: l’AI è uno stimolo, non un risultato finale


Cosa aspettarsi oggi — e domani


Abbiamo già anticipato che Mixboard è attualmente disponibile solo in USA, ma questo non è l'unico limite. Ad oggi infatti le funzionalità di esportazione e condivisione non sono ancora documentate, e ci potrebbero essere dei limiti/imperfezioni nelle creazioni generate.

Premesso questo il potenziale è enorme, basti pensare la possibilità di integrazione con altri strumenti Goggle come (drive, workspace, creative labs), alla possibilità di condividere real time e di esplorare formati collaborativi, e ancora funzioni  avanzate di branding e publishing direttamente da board.





 
 
 

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