Mixboard: l’AI che trasforma idee in moodboard
- Isabella Lazzini
- 29 set
- Tempo di lettura: 5 min
Negli ultimi mesi stiamo assistendo a un’accelerazione senza precedenti nell’intelligenza artificiale applicata alla creatività. Dopo i modelli dedicati alla generazione testuale e video, l’attenzione si sposta ora su strumenti capaci di supportare il lavoro visivo e concettuale, trasformando il modo in cui designer, marketer e brand danno forma alle idee.
In questo scenario si inserisce Mixboard, il nuovo esperimento di Google Labs pensato per portare i moodboard nell’era dell’AI: non più semplici raccolte statiche di immagini, ma spazi dinamici e interattivi dove il testo incontra la visualizzazione e l’AI diventa un vero e proprio partner creativo.
Al momento Mixboard è disponibile solo come beta pubblica negli Stati Uniti, accessibile tramite Google Labs. Ma siccome in Boldstuff ci piace guardare avanti, oggi vi raccontiamo cos’è, come funziona e quali scenari apre, guidandovi passo dopo passo in quello che potrebbe presto diventare un alleato anche per chi lavora e crea in Italia.

Che cos’è Mixboard
Mixboard è un esperimento di Google Labs che porta la creatività digitale a un livello successivo: una tela visiva intelligente, capace di interpretare prompt testuali e immagini, generare varianti, suggerire combinazioni estetiche e persino proporre micro-copy coerenti con i contenuti visualizzati.
Non si tratta di un semplice tool di collage: è un assistente visivo che comprende, elabora e affianca il tuo processo creativo. Invece di limitarti a cercare immagini su Google Images o Pinterest, con Mixboard puoi costruire, affinare e iterare i tuoi concept dialogando direttamente con l’AI.
La piattaforma genera visual, palette di colori, testi d’esempio e molto altro. È in parte un taccuino digitale assistito dall’AI e in parte un collage in stile Pinterest o Canva. Ma la vera differenza è che Mixboard punta fin dall’inizio sulla co-creazione con l’intelligenza artificiale, in un modo che gli altri strumenti non fanno ancora.
Google lo presenta infatti come punto di partenza per idee e brainstorming: non uno strumento per presentazioni complesse o editing avanzato, ma per descrizioni rapide e sperimentazioni creative.
Mixboard nasce come esperimento, ma ha potenziali applicazioni molto concrete. Non è pensato solo per designer professionisti: chiunque abbia bisogno di visualizzare un’idea può trarne vantaggio.
Alcuni esempi:
Creativi e designer: esplorare varianti estetiche in pochi clic, senza perdere ore a cercare reference.
Appassionati di home decor: scrivere “pareti color terracotta, divano in lino beige, dettagli in ottone” e ottenere un moodboard ispirazionale immediato.
Piccoli brand e artigiani: testare palette, styling e packaging prima di passare alla produzione reale.
Organizzatori di eventi: raccogliere in modo visivo idee per allestimenti, colori e props, dal matrimonio boho chic alla festa aziendale futuristica.
Studenti e creator: creare moodboard per progetti scolastici, tesi o contenuti social.
Chiunque cerchi ispirazione personale: dal rifacimento del balcone a un viaggio a tema, fino a un nuovo look.
In altre parole, Mixboard si rivolge a chiunque abbia bisogno di dare forma a un’idea visiva, dal professionista al semplice curioso. Non è solo uno strumento per chi crea, ma anche per chi sogna, sperimenta e vuole rendere più tangibili i propri progetti quotidiani.
Perché Mixboard può cambiare il workflow creativo
Prima di entrare nel come, soffermiamoci sul perché vale la pena provarlo? Sicuramente i benefici sono diversi: in primis con Mixboard grazie a un prompt parti già con un concept visivo completo, non da 0.
Non hai bisogno di intervenire con strumenti grafici complessi, grazie a una interazione in linguaggio naturale fluida (es. “rendilo minimal”).
Il tool ti consente di avere coerenza visiva e testuale: copy, etichette e note vengono generate in funzione delle immagini stesse, non “a parte”. Puoi esplorare più varianti con comandi come “More like this” o “Regenerate” apri varianti senza compromettere la coesione del board.
Esiste Toolkit integrato con esportazione limitata al momento, ma il potenziale per uso in branding, design, visual merchandising è altissimo.
Mixboard non compete quindi con Canva o Pinterest: li integra, li ottimizza, li reinventa.

Come funziona: guida passo dopo passo
Anche se oggi potresti non avere accesso diretto (il roll out al momento in cui scriviamo l'articolo è negli USA), capirai i meccanismi.
1. Accesso e setup iniziale
Vai su labs.google.com/mixboard
Fai login con il tuo account Google
Se Mixboard è attivo per te, scegli “Create new board”
2. Crea la tua board (prompt o template)
Mixboard si presenta come una tela quasi vuota con una barra per i prompt: inserisci alcune parole descrittive e Mixboard utilizzerà il nuovo e popolare generatore di immagini AI Nano Banana di Google per creare praticamente qualsiasi cosa tu possa immaginare.
Prompt iniziale: digita ciò che vuoi visualizzare — es. “moodboard per caffè mediterraneo in blu e terracotta”
Oppure template prefabbricati: scegli un concept di partenza e personalizzalo

3. Inserisci contenuti
Upload: carica immagini tue (materiali, texture, fotografie)
Generazione AI: chiedi all’AI di creare immagini basate sul prompt o su elementi già presenti

4. Modifica con comandi naturali
Puoi chiedere all’AI di:
“Riduci il numero di elementi a 4 varianti”
“Sostituisci il colore dominante con verde salvia”
“Combina questa tazza con quella palette di texture”
Queste modifiche vengono eseguite con l’editor interno (nome in codice Nano Banana per la parte visiva).
5. Scegli varianti (Regenerate / More like this)
Regenerate: esplora alternative creative radicali
More like this: genera varianti coerenti con uno stile simile
Così puoi esplorare direzioni multiple senza perdere coerenza.
6. Genera micro-copy e label
Chiedi all’AI di:
“Scrivere una didascalia per questa sezione”
“Creare una nota di concept per la texture centrale”
“Propormi 3 slogan brevi coerenti con lo stile”
Il copy è “consapevole” del contesto visivo.
7. Organizza, salva, riprendi
Sistema visivamente gli elementi fino a soddisfarti
Salva il progetto
(Presunto futuro) possibilità di esportare o collaborare in condivisione
TIPS per chi lavora in design, branding, marketing
Parti sempre da upload forte: da 1–2 immagini di riferimento, perché ancorino l’algoritmo
Usa prompt divisi: parte “oggetti/materiali” + parte “stile/emozione”
Alterna “Regenerate” per idee radicali con “More like this” per varianti coerenti
Valorizza il copy automatico: usalo come bozza, non come testo finale
Sii pronto a iterare spesso: l’AI è uno stimolo, non un risultato finale
Cosa aspettarsi oggi — e domani
Abbiamo già anticipato che Mixboard è attualmente disponibile solo in USA, ma questo non è l'unico limite. Ad oggi infatti le funzionalità di esportazione e condivisione non sono ancora documentate, e ci potrebbero essere dei limiti/imperfezioni nelle creazioni generate.
Premesso questo il potenziale è enorme, basti pensare la possibilità di integrazione con altri strumenti Goggle come (drive, workspace, creative labs), alla possibilità di condividere real time e di esplorare formati collaborativi, e ancora funzioni avanzate di branding e publishing direttamente da board.
Commenti